Educare i genitori e i bambini all’uso corretto degli antibiotici. È il principale obiettivo della nuova campagna ‘I Consigli di Mio, Mia e Meo’.

L’iniziativa è promossa su tutto il territorio nazionale dalla Federazione Italiana medici pediatri (Fimp) e viene presentata oggi in occasione della prima giornata del 12° congresso nazionale scientifico della Fimp dal titolo ‘Tutti i bambini…un unico stivale!’…

“Troppo spesso si fa ricorso in modo indiscriminato agli antibiotici – afferma Paolo Biasci, presidente nazionale della Fimp -. Rappresentano infatti ben il 44% del totale dei farmaci prescritti in età pediatrica. Solo lo scorso anno sono stati utilizzati dal 38% dei bambini residenti in Italia. Questi dati ci collocano ai primi posti in Europa, nonostante un lieve calo dei consumi registrato negli ultimissimi anni”. (ANSA).

Se è vero che ciò che facciamo da bambini influenzerà la nostra vita da adulti – alimentazione, sport, studio, amicizie, ecc – lo è ancora di più quando affrontiamo rischi e benefici di una terapia farmacologica, ancora di più se si tratta di un antibiotico “prescritto” senza una attenta valutazione del caso. Asma o altre malattie respiratorie, problemi gastrointestinali, danni allo sviluppo del sistema immunitario, alterazioni nella flora batterica che è alla base dello sviluppo di allergie e malattie infettive, sono alcune delle complicanze che si possono sviluppare nel tempo in seguito ad un uso sbagliato dell’antibiotico.

Gli antibiotici sono utili solo se vi sono infezioni causate da batteri, mentre sono del tutto inefficaci se i responsabili sono virus.

Quindi, gli antibiotici non sono necessari:

– nella maggior parte delle infezioni respiratorie delle vie aeree superiori (raffreddore, influenza, parte delle otiti, maggior parte delle faringotonsilliti. Queste infezioni sono dovute in più dell’80% dei casi a virus. In questi casi la somministrazione di antibiotici non cura l’infezione e non aiuta nemmeno a prevenire una successiva infezione batterica;

– nelle gastroenteriti. La maggior parte di queste infezioni sono dovute a virus, e anche quelle di origine batterica, in molti casi non necessitano di terapia antibiotica.

Nel mondo cresce l’allarme per i batteri immuni ai medicinali. E la resistenza agli antibiotici in Italia è talmente preoccupante da far guadagnare al nostro Paese la maglia nera in Europa. Secondo gli infettivologi, infatti, l’Italia ha una diffusione superiore alle medie europee per alcuni dei principali superbatteri. Inoltre, è uno dei Paesi dove si registra il maggior consumo di antibiotici (27,8 dosi ogni mille abitanti al giorno). L’antibiotico-resistenza è un problema tanto grave che, insieme alla salute di genere e ai cambiamenti climatici,  è stato tra le priorità discusse dai governi dei principali paesi negli ultimi anni.

Quindi…

COME UTILIZZARE GLI ANTIBIOTICI ?

  • Assumerli soltanto su prescrizione medica. Il medico, in base ai segni clinici, agli esami di laboratorio e strumentali, all’esperienza e alla conoscenza della frequenza e della distribuzione delle malattie nelle varie fasce di età, valuterà la possibile origine batterica dell’infezione e la necessità di terapia antibiotica.
  • Usarli solo per curare le infezioni causate da batteri.
  • Rispettare il dosaggio dell’antibiotico prescritto dal medico.
  • In caso di errori nell’assunzione (in particolare il sovradosaggio) consultare sempre il Pediatra.

PERCHE’ UTILIZZARE CORRETTAMENTE GLI ANTIBIOTICI

Utilizzare gli antibiotici nelle infezioni virali non cura l’infezione e non previene eventuali sovra-infezioni batteriche.

Gli antibiotici come tutti i farmaci hanno effetti benefici ma anche effetti collaterali, soprattutto se utilizzati in maniera non corretta. Un utilizzo improprio e non necessario degli antibiotici potrebbe determinare degli effetti collaterali in assenza di qualunque beneficio per la salute.

I batteri continuamente esposti a un certo antibiotico che li uccide, imparano a difendersi modificando il proprio metabolismo. Continuando ad utilizzare questo antibiotico i batteri sensibili vengono eliminati, mentre i batteri resistenti sopravvivono e rendono inutile quell’antibiotico. L’abuso di antibiotici accelera la comparsa delle resistenze batteriche. Il fenomeno dell’antibiotico-resistenza è in continuo aumento. Inoltre, l’eccessivo e inappropriato utilizzo degli antibiotici innalza senza ragione i costi dell’assistenza sanitaria.

Antibiotici: no al fai-da-te e non per telefono

L’antibiotico è un farmaco che deve essere assunto unicamente dietro prescrizione medica: non si può decidere di dare al bambino l’antibiotico solo perché lo si ha già in casa, così come non si può chiedere al pediatra di prescriverlo al telefono senza aver visitato il bambino.

  • “In caso di raffreddore e influenza, gli antibiotici non solo non servono, ma hanno un impatto negativo sulla flora batterica delle vie respiratorie e dell’apparato gastro-intestinale del bambino e possono fare in modo che il bambino si ammali più spesso, selezionando nella sua flora proprio i germi più resistenti;
  • “Gli antibiotici vanno sempre e in ogni caso prescritti dal pediatra, anche perché non sono tutti uguali;
  • La dose non va aumentata perché così facendo non si eliminano prima i batteri, ma anzi si favorisce la comparsa di effetti collaterali come i disturbi gastrointestinali, né diminuita;
  • Se si interrompe prima la terapia di un’infezione batterica, la quantità di farmaco presente nell’organismo sarà insufficiente per eradicare efficacemente i batteri, che sopravvivono e possono così sviluppare resistenza;

Non conservare mai un antibiotico in vista di un suo uso futuro, non assumere mai antibiotici avanzati da precedenti cure e non condividere mai con altre persone quelli rimasti inutilizzati.